"Sulle tracce della morte. Lo
sguardo della speranza"
Un
seminario permanente dal centro di Bioetica di Milano
Di Giovanni Pellegri
La Sezione milanese del Centro di Bioetica dell'università Cattolica
di Milano, non si propone di essere solamente un centro di studio e di approfondimento
delle questioni bioetiche specialisti, ma vuole essere anche aperto a tutti
coloro che hanno un interesse verso i problemi della bioetica, della medicina,
della scienza. Nel tentativo di promulgare una nuova cultura della vita umana,
e in collaborazione con il Dipartimento di Filosofia dell'Università
Cattolica, organizza un seminario permanente di Bioetica dal titolo "Sulle
tracce della morte. Lo sguardo della speranza". Perché un seminario
permanente e a chi è proposto? Lo abbiamo chiesto ad Adriano Pessina,
professore di Filosofia Morale all'Università cattolica di Milano
Prof. Pessina: Fondamentalmente perché si è sentita l'esigenza di unire due elementi: l'aspetto della ricerca scientifica sia sul piano, sia sul piano filosofico-giuridico. Il centro di bioetica ha una serie di elementi di studio per approfondire le questioni emergenti della bioetica e dall'altra parte cerca di interloquire con il territorio, perché abbiamo la convinzione che oggi sia necessario diffondere una certa consapevolezza intorno alle questioni bioetiche. Visto che le questioni bioetiche coinvolgono tutti, devono essere anche comprensibili da parte di tutti. Il nostro sforzo è questo: di coniugare la scienza con la divulgazione.
E questo come avverrà?
Prof. Pessina: Abbiamo già proposto alcune piccole attività.
Una di questa è stata appunto il seminario permanente di bioetica. Si
tratta di un'attività gestita all'interno dell'università cattolica
ma aperta a chiunque, quindi non solamente agli iscritti dell'università.
All'interno del seminario affrontiamo di anno in anno alcune delle grandi questioni
bioetiche e cerchiamo di preparare un itinerario in cui tutti possano orientarsi.
Quindi magari anche dal
"lontano" Ticino si può partecipare?
Prof. Pessina: Sicuramente, soprattutto perché il Ticino è
molto vicino (usiamo uno slogan!) e anzi credo sia importante, perché
non abbiamo una prospettiva localistica. La genetica è qualcosa che riguarda
tutti e dato le condizioni direi planetarie delle questioni bioetiche, sia sull'aspetto
per esempio delle biotecnologie, sia sull'aspetto dei diritti delle persone
umane, credo che la facoltà di Milano, possa essere un'occasione per
venire a trovarci e collaborare anche per gli amici che abitano nel Ticino.
Perchè un seminario permanente sulla morte?
Una
riflessione sul tema della morte risponde all'esigenza di una più profonda
comprensione di quell'evento che, proprio quando sembra decretare la conclusione
di una vita, coinvolge con intensità tutte le dimensioni della persona
rimettendole in gioco. La cultura attuale ha bandito dal suo orizzonte la dimensione
sociale e familiare della morte relegando il malato terminale in una struttura
ospedaliera in un contesto di forte medicalizzazione, dove il protagonista non
sembra essere il morente ma l'apparato tecnologico. La fuga dal dolore (pensiamo
qui non solo all'allontanamento del malato dalla famiglia, ma anche alla richiesta
eutanasica) fa sì che la persona si trovi sola ad affrontare gli interrogativi
della morte e si sposta il ruolo di accompagnatore, proprio dei familiari, al
personale medico. Soffermarsi ad approfondire il significato della morte nelle
sue diverse dimensioni vuole proprio riportare al centro dell'attenzione la
persona che ne è la protagonista e offrire spunti di riflessione da quella
prospettiva che è "lo sguardo della speranza", guardando alla
morte non come al momento conclusivo, ma come a quel momento che pone la domanda
sul senso ultimo della vita propria e altrui.
Elena Colombetti
"Sulle tracce della
morte. Lo sguardo della speranza".
calendario degli incontri
Sede degli incontri:
Università Cattolica del Sacro Cuore, Largo Gemelli 1 - Milano
Per informazioni: Centro di Bioetica - Sezione di Milano - Tel./fax:
003902/4817181
La partecipazione è libera.
Io e gli altri: il significato
del morire
Prof. Virgilio Melchiorre, Docente di Filosofia morale
Mercoledì 20 gennaio ore 15,30
"Vedere Morire".
L'esperienza della morte nei reparti di terapia intensiva
Dott. Alberto Giannini, medico anestesista-rianimatore
Mercoledì 27 gennaio ore 15,30
Esiste un diritto di
morire? "Living will" ed eutanasia
Dott.ssa Mariachiara Tallacchini, ricercatrice di Filosofia del Diritto
Mercoledì 17 febbraio ore 15,30
L'accompagnamento al
morente. Aspetti psicologici e relazionali
Dott.ssa Daniela Galardi, psicoterapeuta
Mercoledì 14 aprile ore 15,30
Il dolore e la sofferenza
nella prospettiva religiosa. Il contributo di E.Stein
Prof. Padre Marco Paolinelli, o.c.d., docente di Filosofia morale
Mercoledì 21 aprile ore 15,30
Il valore della persona
e l'esperienza della morte. Il contributo di M.Scheler
Prof. Michele Lenoci, docente di Storia della filosofia contemporanea
Mercoledì 5 maggio ore 15,30
Il Morire nella Sacra
Scrittura
Prof. Don Bruno Maggioni, docente di Teologia
Mercoledì 12 maggio ore 15,30